Castello della Smilea a Montale (PT). Sede della Biblioteca Comunale, Sezione museale Jorio Vivarelli
Luogo e anno: Montale (PT) (2005-2009)
Committente: Comune di Montale (PT)
Incarico: Restauro e recupero del complesso
Collaborazioni al progetto: Luca Lardani, Consilium Srl, Cristina Sordella
Note: Edificio tutelato ai sensi del D.Lgs. N. 42/2004
Dati tecnici: Superficie utile lorda (tutti i piani): mq. 2.300 | Corte interna: mq. 170 | Giardino monumentale “nord”: mq. 2.100 | Giardino monumentale lato via Garibaldi: mq. 3.900 | TOTALE: mq. 8.470

Il Restauro
Il riscatto dal degrado e il restauro del Castello della Smilea ha rappresentato per il Comune di Montale e l'area contermine della piana tra Prato e Pistoia un evento di grandissima importanza, civile, sociale e culturale.
La comunità oggi dispone di un'articolata “Macchina per la Cultura” ove trovano sede, in spazi di grande prestigio architettonico, la Biblioteca Comunale, una Caffetteria, una Sala Convegni, spazi didattici, estese sale espositive, uffici e una sezione museale dedicata al noto scultore Jorio Vivarelli, cittadino illustre di Montale.
L’impianto architettonico della Smilea è poderoso; articolato su due cortili, presidiato da alte torri che consentivano di traguardare per intero il territorio circostante verso Pistoia, Montemurlo, Prato, la “piana” con le sue Pievi, il Montalbano.
Oggi, la densa edificazione all’intorno rende difficile percepire quella funzione, ma è a quella situazione che occorre ricondursi per capirne il ruolo territoriale.
Suggestivi gli impianti decorativi (primo settecento) che caratterizzano i vani del primo piano, tuttavia le “vedute” neoclassiche, molto garbate e ben costruite, sono leggermente più tarde (fine settecento), così come la Sala completamente decorata con paesaggi agresti, alberi e richiami zoomorfi, risulta già ottocentesca.
La prima fase del lavoro svolto è stata caratterizzata dagli approfondimenti conoscitivi relativi ai rilievi architettonici, fasi costruttive, degrado materico e strutturale, diagnostica sulle strutture, il cui precario stato di conservazione non appariva evidente, seppure in presenza di notevoli spessori murari.
Il tutto è stato volto a definire adeguatamente gli interventi strutturali e di consolidamento. Sono state effettuate numerose imperniature e sono state messe in opera catene in acciaio per rilegare le murature delle due torri.
Un attento ed articolato intervento è stato eseguito nelle cantine per la sottofondazione dei muri portanti e il contenimento dell'umidità, problema che si manifestava gravemente prima dei restauri effettuati.
Rilevanti i consolidamenti delle volte in muratura per mezzo di fibre aramidiche.
In presenza di una vasta superficie di intonaci antichi e di apparati decorativi (a tempera, a calce, affreschi) si è voluto restaurare ogni porzione salvabile attraverso il consolidamento e la pulitura: il recupero dell’apparato decorativo ha voluto salvaguardare la redazione che si presentava nel suo insieme la più estesa e completa, tenendo conto  degli elementi decorativi già in vista, nella volontà di ottenere un risultato omogeneo che restituisse al monumento una adeguata  valorizzazione storica ed estetica.
Si è resa necessaria anche la revisione di precedenti “restauri” e ricolorazioni effettuate arbitrariamente.
E' stato effettuato anche un significativo intervento per gli spazi esterni, con la creazione di parcheggi per auto ed un nuovo accesso dalla viabilità urbana di Montale.
L'Amministrazione Comunale oggi dispone di una struttura dai molteplici e rilevanti utilizzi culturali con valenza largamente sovracomunale.