Restaurare, quindi Progettare
Anche se l'attività restaurativa ha avuto negli ultimi anni strumentali esasperazioni interpretative, anche se, quando ci riferiamo ai monumenti, siamo prossimi ad un'accezione romantica del passato, resta il fatto sostanziale che, nella pregnanza contemporanea della complessità del testo architettonico (e dei suoi complementi artistici), questa attività ha un'intrinseca nobiltà che la rende invidiata da molti. Il restauro, infatti, è moltiplicatore filologico e progettuale, nel senso che assai più del ritrovamento dell'inedito cartaceo, la constatazione (e l'accertamento) in corpore vili della compagine architettonica resta l'unico atto capace di spostare una datazione, una cronologia delle parti e persino un'attribuzione della paternità dell'opera. Ma va detto del primato affascinante e inesauribile del restauro nella confidenza con la città, in quanto vero e unico momento di quel riconoscimento critico evocato da Cesare Brandi. E siccome il restauro e la conservazione sono riproposizione d'uso e reinserimento di funzioni alla vita di relazione, ne viene come corollario la funzione progettuale e progettante di questo: ma non nel senso rozzo e brutale a cui spesso si assiste, di un profittare della preesistenza per alterarla con esercitazioni compositive, ma piuttosto di un misurato dialogo, in cui la nuova addizione sia sempre e soltanto necessitata dalla nuova funzione, nel rispetto del testo monumentale. È questa una delle forme di quella "felicità dell'architetto" che fa di questo mestiere (nonostante tutto) uno dei più affascinanti che sia dato esprimere all'uomo. Un mestiere complesso, che esige estese conoscenze, capacità di sintesi, amore per l'uomo e la sua vita di relazione: un atteggiamento positivo che, prima di proiettarsi sull'ambiente urbano, ha da essere una filosofia portante della propria vita.
Professore Ordinario di Restauro dei Monumenti dell'Università di Firenze, Architetto, è fra i più attenti protagonisti del dibattito nazionale e internazionale sui non facili problemi della conservazione dei beni culturali e ambientali.
La sua preparazione tecnica ed umanistica, con alle spalle un esercizio operativo di grande stimolo culturale nell'Amministrazione delle Belle Arti, ne fanno un interlocutore primario delle discipline e della ricerca tecnologica applicata nel campo della conservazione.
E' il caposcuola delle tecniche di microconsolidamento nell'edilizia e nel restauro (1973).
Preside della Facoltà di Architettura di Firenze (1995-2000)
Preside dell'Università Internazionale dell'Arte di Firenze. Villa Il Ventaglio (2006)
Direttore del "Corso di Specializzazione in Restauro dei Monumenti", Università di Firenze
Membro ICOMOS (International Council on Monuments and Sites)
Membro UNESCO-ITALIA
Membro Comitato Internazionale per la Torre di Pisa (1990-1994)
Socio onorario del Collegio Ingegneri della Toscana
Membro I.N.U. (Istituto Nazionale di Urbanistica)
Presidente Classe "Architettura", Accademia Arti del Disegno di Firenze
Presidente ARSPAT (Associazione Restauro del Paesaggio, Ambiente, Territorio)
Consulente Tribunale dei Ministri per i Beni Culturali e Ambientali
Accademico, Accademia dei Georgofili di Firenze
Ministero LL.PP., Provveditorato alle OO.PP. della Toscana. Consulente per il restauro della Sede dell'Accademia dei Georgofili a Firenze (1993-97)
Presidente della Commissione per la Ricostruzione da danni sismici della Regione Umbria. Coordinatore del “Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione post-sismica”.
Componente Esperto del Comitato Tecnico Amministrativo del SIIT Servizio Integrato (LL.PP.) Infrastrutture e Trasporti Toscana - Umbria presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Membro ANCSA (Associazione Nazionale Centri Storico Artistici)
Membro ASSIRCO, Roma. (Associazione Italiana Ristrutturazione e Consolidamento degli Edifici).
Membro Consiglio Scientifico CNR, Centro di Ricerca sulle cause di deperimento delle opere d'arte, Firenze.
Membro ANIASPER, Roma. (Associazione Nazionale Ingegneri Architetti specialisti per il restauro dei monumenti).
Membro della Società Italiana di Museologia.
Comune di Firenze, Consulente del Piano Regolatore, interventi speciali
Università degli Studi di Firenze, Fondatore e Presidente del “Centro di Ateneo per i Beni Culturali”
Consigliere Scientifico IRMA, per l'applicazione e lo sviluppo dell'impiego del “Laser” ai Beni Culturali.
La sua collaborazione presso lo Studio di Architettura ha inizio durante gli anni universitari, partecipando ai rilievi del Parco di Celle a Pistoia (1987), dell'ex Manifattura di Doccia a Sesto Fiorentino (1988), al concorso per il recupero delle ex Scuderie Medicee di Poggio a Caiano (1991).
Nel 1991, presso l'Istituto di Geodesia, Topografia e Fotogrammetria della Facoltà di Ingegneria di Pisa, prende parte ad una esperienza di restituzione stereofotogrammetrica sotto la guida del Prof. Walter Ferri.
Nel 1992 si laurea con Lode con il Prof. Loris Macci. Insieme a Paolo Barberis ed Alessandro Sordi , ed in collaborazione con Il Centro Didattico Televisivo dell'Università di Firenze, realizza per la tesi un video sperimentale dal titolo “Architettura virtuale per un Centro Internazionale del Restauro a Firenze”. La Tesi vince il Premio di Laurea Italo Gamberini, ed il video è proiettato al Festival Internazionale del Film d'Architettura di Bordeaux.
Dal 1992 inizia la collaborazione professionale con lo studio. Dal 1994 entra a far parte dell'Associazione Professionale, per la quale progetta l'arredo e la sistemazione del nuovo Studio di via Romana.
Dal 1992 al 1997 è assistente del Prof. Guido Spezza nel corso di Caratteri Distributivi degli Edifici alla Facoltà di Architettura di Firenze, partecipando a tutte le sessioni di esami. Dall'Anno Accademico 1994/95 è correlatore di alcune Tesi di Laurea del Prof. Spezza.
Dal 1997 al 2000 è titolare affidatario del Modulo di Caratteri Tipologici e Morfologici dell'Architettura, Laboratorio di Composizione II, nella Facoltà di Architettura di Firenze.
Le prime direzioni dei lavori riguardano, a Firenze, la sistemazione del Resede absidale di S.Croce (1993), il restauro di Palazzo degli Artisti in viale Milton (1994), del Palazzo Castiglioni in via del Giglio (1995-1996), del negozio Ex-Neuber in via Strozzi (1996), il restauro delle facciate e degli elementi lapidei del Palazzo Ricci a Pescia (1996-1997), il restauro della Torre di Catilina a Pistoia (1996-1998). Con Gennaro Tampone cura il restauro della struttura lignea di copertura della ex-Chiesa di S.Monaca a Firenze (1997-1998). Ha coordinato e diretto i restauri della Villa e del Giardino Garzoni a Collodi (Pescia. 2004-2007).
Sul tema dell'abbattimento delle barriere architettoniche, ha sviluppato negli ultimi anni un lavoro di ricerca attraverso seminari, incontri e pubblicazioni, tra cui il manuale “Progetto Accessibilità”, edito dalla Meridiana.
E' coordinatore di tutta l'attività progettuale dello Studio Associato.