Eremo di S. Antonio di Niasca, Portofino (GE)
Luogo e anno: Portofino (GE) (2008-2010)
Committente: Ente Parco di Portofino - Regione Liguria
Incarico: Restauro e ripristino dell'edificio
Collaborazioni al progetto: Anastasia Srl, Stefano Calabretta, Consilium Srl, Lorenzo Faggionato, Eidos Srl, Mauro Severi
Note: Edificio tutelato ai sensi del D.Lgs. N. 42/2004
Dati tecnici: Superficie Totale: mq. 420

Note storiche
Il primo nucleo dell'Eremo è antichissimo, presente già nel medioevo. Il documento più antico fa risalire al 1318 la vicenda di tre uomini Giovannino, Luchino e Guglielmo che andarono a vivere lì, a Niasca, rinunciando ai beni terreni e dedicandosi al lavoro della terra e alla preghiera.
L’edificio rimane eremo per secoli, anche quando viene annesso alla abbazia della Cervara nel XV secolo e fino all’Ottocento, quando un privato lo acquista e lo trasforma in frantoio. Sono rimasti all'interno i macchinari per la molitura e all'esterno il perno per la ruota idraulica.
La bellezza dell’edificio è valorizzata dal contesto ambientale dell’omonima valle del torrente Niasca, una stretta e boscosa insenatura ricca di felci.

Il Progetto
Il piccolo complesso dell'Eremo di S.Antonio di Niasca rappresenta indubbiamente una emergenza architettonica di grande rilevanza all'interno del Parco di Portofino, e costituisce allo stesso tempo una “memoria” viva per coloro che abitano e amano quest'area naturale molto particolare dell'arco costiero ligure. Il recupero del complesso dell'Eremo si è inserito con funzioni di progetto ricettive (ristoro, ospitalità) e didattiche (esposizione, educazione ambientale).
L'obiettivo programmato è quello di recuperare completamente l'immobile e ricreare, nel quadro del miglioramento dell'offerta per i visitatori del Parco, un rifugio escursionistico da utilizzare come centro culturale, didattico e come punto di accoglienza e ristoro.
Per esigenze della Committenza, è stato realizzato solo un primo stralcio, relativo, per la parte restaurativa, al solo corpo “C” del complesso.
E' stato predisposto un secondo stralcio che riguarda:
- il completamento funzionale  del livello dei corpi A e B;
- il completamento funzionale  del corpo C  suddiviso in due unità immobiliari;
- restauro dei collegamenti verticali esterni.
Il cantiere ha richiesto una organizzazione particolare per l'impossibilità di raggiungere l'area con mezzi, accessibile solo pedonalmnete tramite il sentiero esistente. E' stato fatto uso infatti dell'elicottero per la movimentazione dei materiali nelle varie fasi.