L’edificio
Per la palazzina posta in angolo tra viale Belfiore e viale Redi, denominata in origine “Palazzina alloggi e servizi della Squadra Rialzo”, è stato previsto, all'interno del più articolato progetto per la realizzazione della nuova stazione dell'Alta Velocità di Firenze, un intervento legato al passaggio della linea 2 della Tramvia (Stazione S.M.Novella – Aeroporto Vespucci). Si è trattato quindi di considerare la possibilità di rendere congruente questo “passaggio” con le caratteristiche stilistiche residue ed ancor oggi recuperabili dell'edificio costruito su progetto di Angiolo Mazzoni nel 1934.
La consulenza, svolta ai fini dell'approvazione del Progetto Definitivo curato da ARUP Italia in collaborazione con Foster Associates (approvazione avvenuta in sede di Conferenza dei Servizi presso il Ministero dei Trasporti nel dicembre 2013), ha fornito il quadro conoscitivo storico, architettonico, materico, con una ampia ricerca documentale e d'archivio, e ha strutturato e coordinato la necessaria diagnostica ai fini di una corretta impostazione del progetto di restauro e ripristino dell'originario edificio del Mazzoni, individuandone le porzioni originarie (strutture, murature, finiture) non distrutte dai bombardamentio bellici, e le sopraggiunte alterazioni del dopoguerra.
Note storiche
Angiolo Mazzoni Del Grande (1894 – 1979) nasce a Bologna da genitori di origini senesi. Architetto e ingegnere, è uno dei protagonisti dell'architettura italiana del XX secolo, particolarmente attivo nella progettazione di edifici pubblici e per trasporti. L'area ferroviaria fiorentina comprende altri edifici del Mazzoni, tra cui la Centrale Termica, tra i pochi edifici realizzati che la critica architettonica abbia considerato emblema e sintesi del movimento futurista.
La Diagnostica
In accordo con la Soprintendenza, è stata effettuata una campagna diagnostica articolata in :
- Rilievi termografici mediante termografia IR
- Analisi delle malte di allettamento prelevate in corrispondenza dei saggi stratigrafici (precedentemente eseguiti) e dei corrispondenti mattoni. Le malte sono state analizzate mediante microscopia ottica in luce trasmessa diffrazione ai raggi X, i mattoni tramite diffrattometria ai raggi X.