Mostra della Classe di Architettura dell’Accademia che vede protagonisti nove architetti dagli eterogenei percorsi ed orientamenti: Francesco Gurrieri, Alberto Breschi, Vittorio Franchetti Pardo, Alessandro Gioli, Francesco Bandini, Claudio Nardi, Andrea Ponsi, Franco Purini e Paolo Riani.
Un’esposizione dal carattere pluralistico che certamente riflette i differenti percorsi di formazione, le esperienze e le tendenze degli architetti dell’Accademia le cui opere, più o meno recenti, sono accostate l’una all’altra al fine di rappresentare lo “stato dell’arte” del fare architettonico contemporaneo e sottolinearne la molteplicità culturale ed espressiva sia quando è volto al restauro, con recupero delle funzioni storiche preesistenti, sia quando è indirizzato alla progettazione ex novo di edifici pubblici e privati. Un panorama molteplice quello presentato nell’esposizione che, proprio nella sua apparente episodicità, riesce a offrire un’idea nitida della complessità interpretativa, della vastità di orizzonti e, soprattutto, dell’emozione che si traduce nel fare architettura, con la consapevolezza che diverse visioni, letture e interpretazioni del territorio, del costruito, della tradizione e della storia sono la base dalla quale nascono altrettante visioni progettuali.
Progetto e ideazione di Renzo Manetti e David Palterer