Note storiche
Tra tutti i teatri che oggi costituiscono il tessuto urbano fiorentino, il Teatro Nazionale, che sorge all'angolo tra via dei Cimatori e via dei Cerchi, in una delle zone di maggior prestigio del centro storico di Firenze, è uno dei più interessanti per la posizione limitrofa al cuore della città.
Si tratta di un teatro all'italiana, che ancora presenta l'originale struttura lignea ottocentesca, a pianta ellittica asimmetrica, sviluppato su cinque ordini sovrapposti di palchi con una capienza originaria di 190 spettatori in platea e 910 nei palchetti.
Dal Seicento agli ultimi decenni del Novecento ha cambiato varie denominazioni e destinazioni d'uso passando da Ospizio e poi Ospedale della Vecchia Quarconia a Teatro della Quarconia, da Teatro del Giglio a Regio Teatro Leopoldo II, da Teatro Nazionale a Olimpia Varietà, per poi essere infine trasformato negli anni Trenta nella sala cinematografica chiamata “Cinema-Teatro Nazionale”.
Fu uno dei più frequentati tra i numerosi e famosi teatri fiorentini, maggiormente dal più basso ceto cittadino e solo durante il decennio in cui fu chiamato Teatro Leopoldo ebbe come ospiti spettatori d'élite.
Il Progetto
La nuova SPA centro benessere
Il termine Spa è più in generale utilizzato per indicare le stazioni termali o strutture che forniscono cure idroterapiche o anche servizi di benessere e cura del corpo. Oggi le aziende spa offrono non solo trattamenti termali, balneoterapici e idroterapici, ma anche altri servizi (ad esempio massaggi, sauna, bagni turchi, docce emozionali) per la salute e l'armonia del corpo e della mente. Non mancano, e sono presenti nel nuovo Nazionale anche le funzioni ristorative di qualità, poste in ambienti suggestivi con vista sui monumenti del centro storico fiorentino.
Il progetto del teatro Nazionale si riconduce – con le dovute proporzioni - alle Spa storiche, di cui in Europa vi sono molteplici esempi, ma in particolare per le vasche inserite in contesti monumentali. Si citano solo alcune tra le più note: a Budapest le Terme Gellert, le Terme Rudas. In Turchia presso Fethiye. In Italia le Terme del Tettuccio a Montecatini.
L'introduzione della nuova funzione nell'edificio storico del teatro Nazionale si confronta e si armonizza compiutamente con la presenza di parti di grande pregio quali l'impianto del “ferro di cavallo”, degli ordini di palchi, del proscenio, dei palchi di barcaccia, del palcoscenico aggettante verso la platea, della stessa pendenza della platea contrapposta a quella – leggermente rialzata – del palcoscenico.
Il progetto si conforma quindi con gli elementi costruttivi esistenti, ed inserisce le nuove vasche con forme, posizioni e dimensioni che risultano ben inserite.
Al centro del soffitto della platea viene ampliato dal progetto il soprastante esistente lucernario, realizzato su due porzioni di falda divise simmetricamente dal colmo, che immetterà luce naturale, fino a mostrare in platea un cielo stellato, con grande suggestione scenografica.
Piano di esodo antincendio e miglioramento strutturale
I due progetti che, integrati alla rifunzionalizzazione e restauro della struttura teatrale, hanno richiesto particolare impegno sono stati quello del piano di esodo ai fini antincendio, e il progetto strutturale. Non si è potuto infatti prescindere dal rispetto rigoroso di misure inderogabili per le vie di esodo (secondo i “moduli” previsti), con l’introduzione di un ulteriore corpo scale, e la dotazione dei dispositivi per rendere le scale esistenti “a tenuta di fumo”. La capienza massima ipotizzata in base al numero e alle dimensioni delle uscite di sicurezza è di circa 300 persone.